Sabato da incubo sulle montagne abruzzesi. Due escursionisti hanno perso la vita in un incidente sul Corno Piccolo, nel massiccio del Gran Sasso.
Le vittime, Gianluca Camplone e Raffaello Toro, di 51 e 44 anni, entrambi originari del pescarese.
Ieri i due amici erano usciti di casa con un gruppo di alpinisti per un’escursione a 2.300 metri di quota. A lanciare l’allarme sarebbero stati gli altri due colleghi impegnati su un’altra via. Stando alle prime ricostruzioni Camplone e Toro, quest’ultimo esperta guida alpina, stavano scendendo il canalone Sivitilli, sopra ai Prati di Tivo. Durante la cordata, però, qualcosa è andato storto: forse la roccia sotto i loro piedi è ceduta. Uno dei due sarebbe perciò scivolato e trascinando il compagno per centinaia di metri.
Un volo nel vuoto culminato con l’impatto fatale sulle rocce. Quando i loro compagni li hanno trovati, hanno immediatamente allertato i soccorsi. Inutile l’arrivo, seppur tempestivo, dell’eliambulanza decollata da Pescara. Sul luogo della tragedia anche le squadre di terra del Soccorso Alpino di Teramo e L’Aquila.
Il sabato di sangue è proseguito con il ritrovamento, nel pomeriggio di ieri, di un cadavere sulle montagne della valle dell’Ambro, tra i comuni di Montefortino e Amandola, nelle Marche. Il corpo recuperato è quello di Mirko Bottoni un escursionista 49enne residente a Sulmona. Secondo le prime informazioni, l’uomo sarebbe stato colto da un malore. Ad allertare la macchina dei soccorsi, intorno alle 17:30, alcune persone che stavano attraversando lo stesso percorso. Sul posto oltre al 118 e al Soccorso Alpino di Montefortino anche i Carabinieri della stazione di Amandola e i forestali. Anche in questo caso i sanitari non hanno potuto far altro che costatare il decesso dell’uomo.