A seguito degli accertamenti condotti dai Carabinieri di Teramo e dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Aquila coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Teramo, i due dipinti ritrovati il 28 aprile di quest’anno, nascosti tra le macerie di un edificio parzialmente crollato nella zona di Cortino, si è scoperto che provengono dalla Chiesa Madonna del Soccorso di Senigallia. Le due tele furono rubate da ignoti a agosto del 1997, insieme ad altri beni. In tale occasione l’allora parroco, ora defunto aveva sporto denuncia presso la stazione Carabinieri di Senigallia.
Le foto delle opere e la loro descrizione furono inserite nella “banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Aquila, eseguendo i dovuti accertamenti e riscontri tramite tale banca data hanno appurato senza alcuna ombra di dubbio che i dipinti recuperati a Cortino (TE) sono gli stessi asportati da oltre 25 anni a Senigallia (AN).
Le due opere olio su tela, che erano state sottoposte a sequestro, sono di autore ignoto risalgono a un periodo tra il XVI e XVII secolo, delle dimensioni di cm 60×50, privi di cornice, con rappresentazioni religiose, in particolare in uno è dipinto “San Vincenzo Ferreri” mentre l’altro rappresenta “la fuga in Egitto”.
Nei prossimi giorni gli stessi saranno restituiti al legittimo proprietario che è la Diocesi di Senigallia (AN), così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, ma non torneranno nella chiesa d’origine che è rimasta chiusa per inagibilità.