Abbiamo documentato spesso la precarietà con la quale sono costretti a convivere gli sfollati del sisma di Ancona. Tra le tante situazioni spiacevoli, c’è il caso di quest’uomo che ha 88 anni e che non ne può davvero più.
SERGIO TURCHI, sfollato Comitato 707:
“Non ne posso veramente più. Ho 88 anni e rimanere fuori casa, senza nessuno che ti ascolta e ti dà un progetto temporale per dirti tra quanto potrai rientrare è deprimente. Non è possibile vivere così. A casa siamo due persone anziane e vogliamo restare a casa nostra, perché abbiamo fatto tanti sacrifici per acquistarla. Il prossimo autunno io entrerò dentro casa. Chiunque può dire quello che vuole, ma io vado a casa mia. Eventualmente mi vengono a portare via e se debbo morire, voglio morire a casa mia”.
Dallo scorso novembre, Sergio ha dovuto abbandonare la propria abitazione e prendere la residenza al quartiere Archi in via Mamiani.
Con lui, siamo andati – ovviamente senza poter entrare – nella casa di via del Castellano 41 A dove non può più abitare da quasi sette mesi.