Troppo pochi i comuni del nord delle Marche, sette, inseriti dal Governo nello stato di emergenza dopo il maltempo dello scorso 16 maggio. E insufficienti 4 milioni di euro per far fronte ai danni causati dal nubifragio. È il pensiero diffuso che in questi giorni anima gli amministratori della provincia di Pesaro-Urbino, in particolar modo in quei territori che non sono rientrati nel provvedimento da parte dell’esecutivo nazionale. Il presidente della Provincia Giuseppe Paolini, il quale ha ricordato che sono state danneggiate 76 strade per 25 milioni di euro, vede un rischio di isolamento dell’entroterra. E si augura che siano riviste le cose, perché altrimenti sarà molto difficile andare avanti. Tra i comuni esclusi c’è Gradara. Nell’attesa che lo stato di emergenza venga esteso anche a Gradara, come si augura il sindaco Filippo Gasperi, la rocca di Paolo e Francesca è pronta a fare il pieno di turisti anche nel ponte del 2 giugno, dopo il boom di visitatori per il 25 aprile e primo maggio, con la riconferma del bene culturale più visitato delle Marche. Proprio il 2 giugno, per impreziosire l’offerta turistica, prenderà il via anche la terza edizione della Rassegna d’Arte “Gradara Contemporanea”.