ANCONA – Le ferite, per lo più al volto, escluderebbero una morte per una caduta accidentale. È stata una aggressione quella nei confronti di Fausto Baldoni, il 63enne, agente di commercio, trovato morto in casa sabato scorso, a Fabriano. Trapela dalla relazione preliminare della autopsia eseguita ieri mattina all’ospedale di Fabriano dal medico legale Mauro Pesaresi. La perizia è stata depositata in procura stamattina. Secondo gli accertamenti la morte è inquadrata tra le 10 e le 12 di sabato, almeno otto-dieci ore prima che il corpo fosse rinvenuto in casa dai vigili del fuoco (attorno alle 20) allertati dalla sorella Rita. Gli elementi avvalorano la tesi iniziale sostenuta dagli investigatori che ad uccidere l’uomo sia stata Alessandra Galea, 49 anni, sua coinquilina in casa, arrestata. La donna abitava nell’appartamento con Fausto da due anni ma erano solo amici e non avevano una relazione sentimentale. Lei è in carcere a Pesaro con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla coabitazione. Durante l’interrogatorio di garanzia, ieri, ha sostenuto di essersi difesa da un approccio sessuale e di aver allontanato da sé Baldoni, senza colpirlo alla testa. Ancora da fissare i funerali del 63enne perché la salma non è stata ancora liberata dagli inquirenti.