Ultimo saluto a Fausto Baldoni, vittima di un’aggressione a Fabriano

Questa mattina, numerosi sono stati coloro che si sono riuniti a Fabriano (Ancona) per rendere l’ultimo saluto a Fausto Baldoni, 63 anni, tragicamente ucciso in casa sua il 3 giugno durante un’aggressione. L’uomo è stato colpito ripetutamente alla testa con una lampada da tavolo. Il funerale si è svolto nella chiesa della Misericordia e è stato officiato dal parroco, don Umberto Rotili, che ha tenuto un’omelia commovente.

“Fausto non è morto invano, durante la sua vita ha seminato tanti atti di bontà”, ha affermato don Umberto durante la sua omelia. I familiari del 63enne hanno mostrato un dolore composto durante la cerimonia. Fausto è stato rinvenuto senza vita nella sua camera da letto, e l’autopsia ha rivelato che era deceduto almeno 8-10 ore prima del ritrovamento, avvenuto dopo l’allarme lanciato dalla sorella.

L’accusa dell’omicidio ricade su Alessandra Galea, 49 anni, compagna di Fausto negli ultimi due anni, ma legata a lui da un’amicizia di oltre trent’anni. Galea, la cui gemella ha ucciso la madre nove anni fa, attualmente si trova in carcere presso Villa Fastiggi a Pesaro con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Durante l’interrogatorio di garanzia, ha sostenuto di essersi difesa da un tentativo di approccio sessuale da parte di Baldoni, affermando di averlo allontanato senza colpirlo alla testa.

“Don Umberto ha sottolineato: “Viviamo in un mondo in cui il male esiste: possiamo, però, imparare a guardare la vita con occhi diversi. La saggezza è la nostra capacità di riconoscere ogni gesto d’amore, gentilezza ed umanità, come quelli compiuti da Fausto, che lo hanno reso speciale per tutto il quartiere”.

Dopo il funerale, la salma di Fausto Baldoni sarà cremata e le sue ceneri verranno tumulate nel cimitero di Santa Maria. La comunità si unisce nel cordoglio alla famiglia e agli amici di Fausto, nella speranza che giustizia venga fatta e che episodi così tragici possano essere evitati in futuro.