ANCONA – Sciopero e presidio regionale dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm delle Marche in piazza del Plebiscito per rivendicare investimenti e scelte di politiche industriali in tutti i settori, la soluzione delle crisi aziendali, la difesa dell’occupazione, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro.
ANTONIO PAOLINELLI lavoratore porto Ancona
“Oggi ci sono miriadi di contratti che sono regolari per la legge, ma purtroppo rendono la vita delle persone precarie e ricattabile. E per i nostri figli non ci sarà un futuro”.
DAVID CRISTOFARO lavoratore Cnh Jesi
“Siamo uno stabilimento che attualmente ha aperto una procedura di cassa integrazione per la crisi del mercato agricolo e per la mancanza di una politica industriale nel settore agricolo da parte dei governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni”.
Oltre ai segretari regionali, al presidio erano presenti le RSU delle aziende in crisi come Whirlpool e dell’area portuale di Ancona che rivendicano sicurezza e dignità del lavoro.
MARINELLA RUXANDOIU lavoratrice Faber Sassoferrato
“Dobbiamo continuamente stare sulla catena di montaggio senza muoverci minimamente. Penso e temo che nel futuro andremo incontro a problemi alle mani ed alle braccia. Non riusciremo un giorno ad arrivare alla pensione”.
DANIELE CIEROLONI lavoratore porto Ancona
“Le spese sono sempre di più, mentre lo stipendio è rimasto sempre lo stesso. Mensilmente si guadagna sui 1500 euro e non ci basta più perché c’è un aumento continuo di tutte le spese”.
Tra le priorità, quelle di rimettere al centro del Paese e delle Marche il lavoro industriale per realizzare una transizione sostenibile sia dal punto di vista sociale che ambientale, ed aumentare i salari dei lavoratori metalmeccanici.
SARA GALASSI segretaria generale Fiom Marche
“Chiediamo legalità e sicurezza nei luoghi di lavoro. Soprattutto nell’area portuale chiediamo che ci siamo più controlli e sorveglianza sugli appalti dove da tempo denunciamo su questioni legate alla legalità. Chiediamo inoltre una riforma delle pensioni”.
GREGORIO ABBATE Uilm provincia di Ancona
“Ci vuole organizzazione. Noi siamo pronti a condividere le strade, ma debbono essere condivise. In questi anni ci sono state carenze da parte dei vari governi e non solo questo. Noi affrontiamo questa tematica da quando uscì la prima 500 elettrica”.
STEFANO BALESTRA Rsu Fim Cisl Melano di Fabriano
“Le voci degli operai fanno emergere tanta preoccupazione, per tutta una serie di motivi. Noi stiamo aspettando l’antitrust che dia il lasciapassare, oppure il golden power che il governo ha dichiarato di volere esercitare, ma ancora non se ne conoscono le modalità e gli effetti”.
Una delegazione sindacale si è incontrata con il prefetto di Ancona per discutere delle problematiche del settore metalmeccanico marchigiano.