SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pieno sostegno del Governo ai pescatori nel dire no all’Europa sullo stop della pesca a strascico. Il ministro all’agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha rassicurato i marittimi e lo ha fatto dal porto di San Benedetto del Tronto. Qui pescatori e cuochi insieme a Coldiretti hanno manifestato preparando piatti della tradizione: dal brodetto alla sambenedettese ai calamari ripieni, dalle seppie con i piselli alla frittura di paranza. Piatti a rischio scomparsa rispetto alla black list di quelli considerati invece rischiosi. Il titolare del dicastero ha fatto il punto sull’azione dell’Esecutivo: “Stiamo lavorando per rappresentare le istanze dell’economia italiana in Europa, cercando di far riflettere sulle criticità emerse negli ultimi anni. In Europa si è lavorato molto per convincere i nostri agricoltori a non coltivare e i nostri pescatori a non pescare. Le marinerie si sono così indebolite, mentre si sono rafforzate nello stesso bacino, senza alcuna garanzia in termini di sostenibilità ambientale, le marinerie dei Paesi terzi, dall’altra parte del Mediterraneo. Non ha senso”. Il ministro ha sottolineato come sia necessario prendere “posizioni chiare e nette” ma anche cercare “alleanze tra i Paesi che hanno la nostra stessa sensibilità”, oltre a “utilizzare i fondi europei Feamp per rilanciare l’attività e non per sacrificarla”. “Oggi viene messa in discussione la pesca a strascico che devasterebbe le nostre marinerie – ha ribadito -. Io sono cresciuto frequentando il porto di San Benedetto del Tronto e ogni anno ho visto meno barche. Non è tollerabile sacrificare un mondo che rappresenta la cultura, che rappresenta una produzione di qualità: in Europa devono capire che l’Italia, anche fosse da sola ma non lo sarà, tutelerà questo mondo”.