Un alpinista è stato salvato oggi e trasportato all’ospedale di Teramo grazie al Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese. L’uomo si trovava a scalare la parete del Vecchiaccio, a un’altitudine di 2.385 metri, sul Corno Piccolo del Gran Sasso, quando, durante il secondo tratto, è stato colto da un malore, presumibilmente a causa delle alte temperature. L’alpinista ha richiesto l’intervento del servizio di emergenza 118, innescando immediatamente il protocollo di soccorso in montagna. I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico e gli operatori sanitari sono intervenuti prontamente, decollando con l’elisoccorso dall’aeroporto di Preturo.
In queste giornate di caldo torrido, il Soccorso Alpino e Speleologico raccomanda di evitare scalate eccessivamente impegnative, specialmente su versanti completamente esposti al sole e privi di fonti di approvvigionamento di acqua. Gli esperti consigliano di partire alle prime ore del mattino, evitando di camminare durante le ore più calde, e di portare sempre con sé almeno 2,5 litri di acqua a testa, frutta fresca, accessori adeguati per proteggersi dal sole come cappello, telo, occhiali da sole e creme protettive. È importante tenere presente che lo zero termico si trova oltre i 4.800 metri di altitudine, il che significa che anche un’escursione apparentemente semplice può rivelarsi sorprendentemente impegnativa.
Il Soccorso Alpino e Speleologico svolge un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza degli alpinisti e degli escursionisti in situazioni di emergenza come questa. È importante seguire le raccomandazioni degli esperti e adottare precauzioni adeguate per godere di attività in montagna in modo sicuro e responsabile.