Rappresentare le marginalità in termini di forme artistiche. È questo l’obiettivo che si sono posti i galleristi di Spazio d’Arte Rivela, Liz Castelletti e Stefano Iampieri, artisti loro stessi e protagonisti con le loro opere in questo progetto che è stato appena avviato e che, sabato, sarà caratterizzato dall’inaugurazione della mostra intitolata appunto ‘Marginalità’, a cura di Katia Stefanucci e Massimiliano Verdino.
L’ambizione di Castelletti e Iampieri è quella di consegnare, a chi farà questa esperienza, una selezione curatissima di opere di artisti affermati insieme a personalità emergenti del mondo dell’arte contemporanea. E la mostra ‘Marginalità’ rappresenta solo un primo passo in questo lungo percorso culturale. La chiusura di un ideale cerchio allievo-maestro, che presuppone un superamento ideologico necessario alla maturazione artistica definitiva delle nuove generazioni.
Comincia così questa nuova storia dal nome Spazio d’Arte Rivela, una porta per chiunque voglia indagare, attraverso l’arte e scoprire un mondo, quello creativo, in cui il margine è indispensabile. D’altronde il termine “rivela” ha nella sua cornice semantica un atto, quello di togliere il velo, di svelare e rivelare.
L’apparizione che si presenterà a chi guarderà questo dis-velamento, sarà una vera e propria epifania, un invito all’avventura in senso barthesiano, un’attrazione estetica che diventa esperienza cognitiva. Quel viaggio che inizia quando l’artista si ex-pone, quando esce dalla sua caverna platonica ed espone al mondo tutto quello che nasce dalla introspezione personale, dalla osservazione dell’altro, dalla metabolizzazione mai definitiva che diviene idea creativa, da condividere. È ciò che accade quando tutto ciò che è fuori di noi penetra, tramite osmosi artistica, nel nostro interno, da quel limen che è la superficie permeabile corporea, linea di confine che aspetta solo di essere attraversata per trasformare l’esperienza sensoriale in qualcosa di trascendentale: arte che aspira al sublime. La marginalità diviene così liminarità che preannuncia la crisi: proprio come nell’accezione etimologica greca, una fine che diviene principio. Un principio che presuppone una scelta, una decisione, una cesura, un salto verso la libertà: che è viaggio interiore e separazione primigenia, da tutto ciò che è individuale, per raggiungere un ideale di comunione spirituale con l’altro.
Spazio d’Arte Rivela si trova a San Benedetto del Tronto, in via Marsala, e l’inaugurazione della mostra ‘Marginalità’ è in programma sabato alle ore 18.