Per i Democratici è un “inganno a cittadini”, Fratelli d’Italia parla di “cambiamento nella sanità marchigiana”. Il Piano socio sanitario divide l’assemblea legislativa delle Marche. Prima della discussione finale in Consiglio regionale del nuovo Piano socio sanitario per le Marche proposto dalla maggioranza di centrodestra, i gruppi di opposizione del Pd e del M5s sono usciti dall’aula per protestare contro un Piano “farlocco”, che non dà risposte ai cittadini marchigiani”. Parole del capogruppo dem Maurizio Mangialardi, relatore di minoranza il quale, ribadendo i concetti espressi ieri in aula, ha parlato di “piano dell’imbroglio e dell’inganno ai cittadini: chi legge è convinto che siano soluzioni che avete millantato sulle liste d’attesa, sui pronto soccorso, ma non ci sono. Il sociale non l’avete neanche nominato. Avete disatteso le speranze dei cittadini”. Dopo l’intervento di Mangialardi sono usciti dall’aula il gruppo Pd e Marta Ruggeri, capogruppo M5s. “Non partecipiamo a questo ulteriore scempio. E’ un piano farlocco e lo riempiremo noi di atti in occasione del Documento di economia e finanza regionale, il Defr. Vedremo come riuscirete a coprire i 2.500 soggetti (personale sanitario, ndr) che il Pnrr vi chiede”, ha detto il capogruppo del Pd. Prima di Mangialardi, nella seduta concitata, era intervenuto il relatore di maggioranza, Carlo Ciccioli, capogruppo di FdI che ha sottolineato la “compattezza della maggioranza e dei gruppi intorno al testo”. “Tutto è perfettibile, – ha aggiunto – e in corso d’opera e chissà quanti dettagli saranno limati; ma c’è scritto cosa bisognerà fare per la sanità marchigiana. Le critiche sul cronoprogramma? In tutti i piani negli ultimi 30 anni non si è visto mai visto un cronoprogramma che è dato dai fatti che avvengono”. Ciccioli ha ripercorso le vicende degli ultimi anni, dal Covid alle legge di riorganizzazione del sistema sanitario (superamento dell’azienda sanitaria unica regionale) nel 2022. “Entro il 2023 – ha annunciato – verranno completati gli atti aziendali. Il 2024 e il 2025 saranno gli anni della messa a terra del piano anche tramite i direttori generali”. Tutto ciò per “portare avanti il cambiamento” nella sanità marchigiana, prima della fine della legislatura nel 2025. La seduta è stata sospesa per qualche minuto mentre sono in fase di approvazione alcuni emendamenti (9) da parte della maggioranza