CIVITANOVA MARCHE – Dalla terra dei vichinghi all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche passando per le Hawaii. Il palleggiatore norvegese Jakob Thelle è stato presentato questa mattina all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche, davanti ai giornalisti e ai tifosi biancorossi. L’atleta scandinavo è sbarcato in Italia venerdì scorso e lunedì si è messo al lavoro con la squadra per il via ufficiale alla preparazione atletica della stagione sportiva 2023/24.
Classe 1999 e originario di Tonsberg, Thelle è reduce dall’esperienza con il team dell’Hawaii University. Dopo aver sperimentato varie discipline sportive, il gigante scandinavo ha puntato sulla pallavolo indoor guadagnandosi spazio in patria nella ToppVolley Norge per poi intraprendere l’avventura americana.
Dopo aver vinto per la terza volta la Big West Conference, il suo team ha visto sfumare il terzo titolo consecutivo NCCA in Finale, ma Thelle è stato nominato miglior giocatore dell’anno nel torneo universitario degli States.
Così la presidentessa Simona Sileoni: “Accogliamo un nuovo talento di cui avevo sentito parlare tramite un amico che ha contatti in Norvegia. La fama di Jakob lo precede, siamo felici di apprendere la sua passione per la Lube. Si corona un sogno per lui e per noi perché sostituire un uomo di spogliatoio come Daniele Sottile con un esordiente fa parte del progetto di ringiovanimento partito lo scorso anno e che ci ha visto giocare una Gara 5 di Finale Scudetto contro una rivale in stato di grazia come l’Itas Trentino. Siamo certi che Thelle avrà modo di progredire. Grazie a Chicco Blengini e Romano Giannini, ma anche per la vicinanza di un mostro sacro del palleggio come il capitano Luciano De Cecco. Il nuovo atleta biancorosso farà del suo meglio per cogliere questa occasione in uno dei campionati più belli del mondo. Farne parte deve mettere le ali ai piedi, alle gambe e anche ai sogni” conclude Simona Sileoni.
E il direttore generale biancorosso Giuseppe Cormio: “Così come Gabi Garcia e Alex Nikolov, anche Jakob Thelle ha ricevuto il premio di Player of the year dalla NCAA. Essere dei fenomeni nel torneo statunitense non basta per esserlo in assoluto, ma è una buona base di partenza. Bisogna lavorare e crescere. Anche noi dobbiamo renderci conto del livello reale nel confronto con altri campioni. Jakob dovrà dimostrare ciò che sa fare, ma ha qualità tecniche e morali evidenti. Lo abbiamo verificato in questi giorni. Si tratta di un ragazzo serio e dedito al lavoro. Si è presentato in perfette condizioni fisiche. Ci sono i presupposti per crescere. Non mettiamo limiti. Avrà le sue chance perché giocheremo tante competizioni. Avremo la necessità di dargli spazio e ci auguriamo che possa prendere in mano la squadra come in passato capitò a D’Hulst e Falaschi. Meno occasioni le ha avute Sottile, che si è distinto in allenamento e come uomo spogliatoio. Thelle ha grandi prospettive. Il Club e il giocatore cercheranno conferme”.
Quindi, coach Gianlorenzo Blengini: “Sono molto contento e curioso. Bisogna dare merito al nostro dg perché ha seguito Thelle e lo ha segnalato. Sono fiducioso sulle potenzialità di Jakob, potrà darci un ottimo contributo e si farà strada. Il campionato NCAA è un’ottima anticamera anche se si parla di un torneo con tutti giovani. Negli Stati Uniti sviluppano un sistema di gioco che agevola l’inserimento nei migliori campionati del mondo. Concetto da non trascurare, soprattutto per un palleggiatore. Un bel punto di partenza per emergenti che poi devono sviluppare qualità fisica, reggere la pressione e crescere tatticamente”.
Da ultimo, il palleggiatore Jakob Thelle: “Sono grato al Club, per me è un onore far parte di una delle società più prestigiose nel mondo della pallavolo. Il mio amore nasce da lontano, ho sempre seguito la SuperLega, sia in Norvegia che in America, ero tifoso della Lube fin da ragazzino e ora per me si concretizza un autentico sogno. L’impatto è stato magnifico, adoro la disponibilità delle persone, mi piace la città e mi sto subito inserendo nelle dinamiche del team trovandomi bene con staff e compagni. Negli Stati Uniti studiavo e giocavo a pallavolo, qui posso canalizzare tutte le energie negli allenamenti e posso fare ciò che amo con un approccio più professionale. Voglio crescere il più possibile e vincere con la Lube”.