ASCOLI PICENO – Un pacemaker senza fili impiantato direttamente nel cuore e retto da piccolissime ancore: l’innovativo intervento per la AST Ascoli Piceno è stato effettuato il 25 agosto scorso, presso la Cardiologia dell’Ospedale Mazzoni diretta dal Dottor. Pierfrancesco Grossi.
Storicamente i pazienti con disturbi del ritmo cardiaco vengono trattati con un tradizionale pacemaker, che è impiantato con un intervento chirurgico sottopelle in regione pettorale sinistra (poco sotto la clavicola sinistra) e collegato al cuore grazie a dei fili chiamati “elettrocateteri” che “sentono” il cuore e lo stimolano quando c’è bisogno in maniera sequenziale.
Il Dr. Procolo Marchese, che ha eseguito la nuova procedura insieme alla equipe della UOS di Elettrofisiologia di cui è responsabile, spiega che “si tratta di un dispositivo poco più grande di una compressa di vitamine, che viene inserito attraverso un catetere introdotto da una vena dell’inguine sinistro e impiantato direttamente nel cuore con delle piccole ancore. A differenza di un pacemaker tradizionale non richiede la creazione di una “tasca” chirurgica sottopelle e l’inserimento di elettrocateteri. Quindi le possibili complicanze relative a queste manovre, così come qualsiasi traccia visibile del dispositivo sono del tutto eliminate.”
“Noi tutti – commenta la Direttrice AST, Dr.ssa Nicoletta Natalini – siamo molto soddisfatti di quest’ulteriore passo che è coerente con il nostro intento di offrire ai cittadini di tutta la Provincia di Ascoli Piceno uno standard di assistenza elevato, aderente alle linee guida internazionali, con tecnologia innovativa. I cittadini della provincia di Ascoli possono affidarsi alle strutture sanitarie presenti sul territorio che sono in grado di rispondere ai loro bisogni, avendo ottimi professionisti che prestano la propria attività con impegno, attenzione e qualità.”
“La nostra cardiologia – ha evidenziato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – ha professionalità elevate: stiamo implementando le risorse tecnologiche per far sì che le nostre strutture possano essere sempre più all’avanguardia, rispondendo alle esigenze di salute dei nostri cittadini”.