FALCONARA – Dopo aver fatto irruzione nel portone di casa sua, lo hanno imbavagliato per impedirgli di gridare, poi lo hanno costretto a farsi le chiavi del negozio. Rapina choc in una gioielleria storica di via Flaminia a Falconara nella serata di mercoledì intorno alle 19.30. In azione sono entrati due uomini che in pochi minuti hanno seguito fino a casa e poi immobilizzato l’orefice. Uno di loro è rimasto con lui mentre l’altro, con le chiavi, si è fiondato in gioielleria. Una volta giunto a destinazione il malvivente non è riuscito ad aprire il portone del negozio, così è tornato indietro e il terzetto, i due rapinatori e malcapitato gioielliere si sono recati in negozio. Dopo la strampalata irruzione, una volta entrati i rapinatori che nel frattempo si erano fatti consegnare anche le chiavi di cassetti e cassaforte in pochi minuti hanno rubato tutto ciò che potevano. Il bottino è stato comunque magro circa 1.200 euro di cui 900 in contanti perché nella gioielleria in quel momento c’erano poche cose di valore a portata di mano dei rapinatori. Resta la grande paura vissuta da Antonio Cettineo, 74enne storico gioielliere falconarese. I rapinatori prima di dileguarsi hanno tolto il bavaglio all’orefice che ha subito fatto scattare la chiamata di emergenza: sul posto sono intervenuti i carabinieri di Falconara guidati dal tenente Giuseppe Esposito. Sono in corso i rilievi da parte dei Militari dell’Arma. Cruciali potrebbero essere le telecamere di videosorveglianza. Questa mattina la gioielleria presentava le saracinesche abbassate con un cartello con su scritto: “Chiuso per rapina si riapre martedì”. La notizia della rapina ha riacceso i fari sulla questione sicurezza tra residenti e commercianti che chiedono più presidi da parte delle forze dell’ordine. In molti hanno ricordato che il padre di Antonio Cettineo, Armando,molti anni fa vittima di una cruenta rapina nella stessa gioielleria.