Caccia al detenuto evaso, è accusato anche di sequestro di persona

TERAMO – In tutta la provincia di Teramo è caccia al detenuto di origine albanese Roland Dedja, evaso dal carcere di Castrogno. Le forze di polizia hanno rafforzato i controlli e organizzato posti di blocco stradali. Sono concentrate soprattutto sul litorale le ricerche del detenuto albanese fuggito dal carcere di Teramo. Le ipotesi degli investigatori sono che Dedja Roland sia in uno dei centri rivieraschi dove potrebbe prendere un mezzo per attraversare l’Adriatico in direzione est. Sono state allertate le capitanerie di porto e il raggio d’azione delle ricerche va da Ancona al sud dell’Abruzzo. Sarebbe passato un certo lasso di tempo dalla sua scomparsa all’attivazione delle ricerche, mentre il 39enne avrebbe approfittato di una falla nei controlli dovuta a dei lavori in corso nel carcere teramano. In particolare, non sarebbero state funzionanti le telecamere di sorveglianza sul muro di cinta del carcere di Teramo, a causa di lavori in corso. A riferirlo, precisa l’agenzia Ansa, è stato il segretario del Spp Aldo Di Giacomo sull’evasione del detenuto albanese. Il detenuto era già fuggito dal carcere di Pisa nel 2010 e allora era in carcere per un omicidio e un tentato omicidio. Con un altro detenuto Bledar Shehu, si calò con un lenzuolo oltre il muro di cinta. Entrambi vennero catturati qualche mese dopo.  Non è solo in attesa di giudizio per traffico di stupefacenti, Roland Dedja deve rispondere anche di sequestro di persona in concorso.