FERMO – Si nascondeva nel nord delle Marche il 26enne tunisino ritenuto il capo della gang che spacciava droga a Lido Tre Archi e sfuggito alla cattura durante la maxi operazione anti-droga del 18 settembre, che aveva già portato all’esecuzione di 11 misure cautelari. Ad arrestarlo la Polizia di Fermo in collaborazione con i colleghi di Pesaro.
L’uomo, noto alle forze di polizia, ha precedenti per reati in materia di spaccio di droga, contro la persona e contro il patrimonio ed è definito dai vari acquirenti di sostanze stupefacenti interrogati dalla polizia come colui che aveva un ruolo di comando nella gestione dell’attività di spaccio a Tre Archi.
Il 26enne, non regolare sul territorio nazionale, era destinatario della misura cautelare della custodia in carcere perché, come accertato dall’attività di indagine svolta dalla squadra mobile di Fermo, era uno dei due principali soggetti che gestivano la complessa attività di spaccio di sostanza stupefacente del quartiere e che convogliava assuntori di sostanza stupefacente provenienti anche dalle province di Macerata ed Ascoli Piceno.
Gli investigatori fermani hanno svolto indagini senza soluzioni di continuità, con pedinamenti, appostamenti, analisi dei transiti e pedaggi autostradali. Da alcuni giorni seguivano la compagna del tunisino che si recava frequentemente verso il nord delle Marche e l’Emilia Romagna. Per questo, insieme agli investigatori pesaresi, hanno scandagliato il quartiere in cui si era recata la donna e, ieri in tarda mattinata, l’hanno intercettata in compagnia di altre persone. Tra queste, i poliziotti hanno riconosciuto e bloccato il ricercato. Sono in corso accertamenti finalizzati ad accertare il luogo in cui il tunisino si sia nascosto e se vi sia stata la complicità di terze persone per assicurargli la fuga.