ANCONA – Il Palaveneto di Ancona sotto la lente di questura e Comune: mentre si avvicina la data per l’inizio del restyling che si concluderà nel 2026, gli uomini della questura sono intervenuti per ripulire la zona. Da tempo infatti il Palaveneto è preda di vandali e sbandati. L’area, sporca e degradata, è stata blindata dalle forze dell’ordine e transennata per impedire l’accesso ad estranei.
Il Questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha voluto fortemente incrementare i servizi di controllo in quel luogo, per evitare che la situazione degenerasse sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, disponendo che i controlli di polizia avvenissero d’iniziativa e, dunque, a prescindere dalle chiamate che giungono al Numero Unico di Emergenza 112. Da via Gervasoni emerge che: “la situazione in quel luogo è stata oggetto di monitoraggio per diverso tempo, sono stati circa 30 gli interventi effettuati negli ultimi mesi, a seguito dei quali ci sono stati 15 denunciati ai sensi dell’art. 75 D.P.R 309/90. Solo qualche settimana fa erano stati trovati 5 giovani in possesso di sostanza stupefacente ed uno tra questi aveva con sé delle bottigliette di metadone”. Inoltre pochi giorni fa era scoppiato anche un piccolo incendio nell’area dove si trovava la piscina.
Questa mattina anche in Consiglio comunale, alla presenza dell’assessore ai lavori pubblici Stefano Tombolini, si è ribadita la decisione di utilizzare i fondi PNRR per ripristinare la struttura. In ballo ci sono 6,6 milioni di euro da Pnrr, per un’opera che complessivamente avrà un costo di 8,3 milioni di euro.