ANCONA – La nomina di un commissario per il sisma che ha colpito Ancona il 9 novembre 2022 e l’applicazione delle stesse procedure del terremoto del Centro Italia per la ricostruzione degli edifici danneggiati. Lo chiede il consigliere comunale del Pd Antonio Mastrovincenzo in una interrogazione, di cui è primo firmatario, sottoscritta dal gruppo dem, depositata in Consiglio regionale. Mastrovincenzo ricorda che il 9 novembre 2022 ci furono una serie di scosse di terremoto, di cui la prima e più intensa di magnitudo 5.7, con epicentro in mare, 30 chilometri al largo della costa marchigiana. Risale all’11 aprile 2023 il provvedimento del governo di approvazione della dichiarazione dello stato di emergenza, “utile per dare le prime risposte urgenti come il contributo di autonoma sistemazione”. Ad oggi non sono però state stanziate cifre per la ricostruzione. Le scosse hanno provocato nella città di Ancona “ingenti danni, lesionando molti edifici pubblici e privati”. Per gli edifici residenziali privati, “13 edifici sono risultati completamente inagibili (abitati da di 64 nuclei familiari, 131 persone); 29 sono interdetti parzialmente (abitati da 229 nuclei familiari, 428 persone); in 12 edifici sono stati rilevati danni gravi (abitati da 103 nuclei familiari, 191 persone). Oltre all’assenza di fondi, l’evento sismico non è stato inserito tra quelli che possono rientrare nell’emendamento del superbonus (come nel caso dei terremoti del 2009, 2016 e dell’alluvione del 2022″. I consiglieri del Pd interrogano governatore e assessore competente per sapere se hanno “intenzione di sollecitare il Governo affinché proceda alla nomina del Commissario per il sisma di Ancona del novembre 2022” e affinché “provveda a modificare il decreto legge 17 ottobre 2016, n. 189 ‘Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016’ in maniera da poter applicare le procedure già attive per poter dare avvio alla sistemazione e ricostruzione delle abitazioni lesionate”.