Stop alla caccia per tutelare la tranquillità dei due cuccioli dell’orsa Amarena. La Regione Abruzzo accoglie la richiesta del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise che prevede la sospensione fino al 30 novembre delle attività venatorie nelle aree frequentate dalla coppia di giovani orsi. Al bando dunque la caccia al cinghiale nei comuni aquilani di Pescina, Gioia dei Marsi e Lecce dei Marsi. La misura di mitigazione dei rischi durerà fino al periodo del letargo dei due esemplari di orso bruno marsicano, avvistati a più riprese dai tecnici del Pnalm. Sembrano quindi scongiurati i primi pericoli legati all’improvvisa assenza della madre, dalla quale non si sarebbero per natura distaccati ancora per un anno circa. La popolazione di orsi bruni marsicani è composta da poco più di 50 individui. Le femmine sarebbero meno di 20 e non sono estremamente prolifiche: uno massimo due cuccioli a parto è la media attestata. L’orsa Amarena si era distinta e resa nota al mondo con le sue due ultime cucciolate per aver dato vita nel 2020 a 4 esemplari, prima di essere uccisa con un colpo di fucile il 31 agosto scorso a San Benedetto dei Marsi da Andrea Leombruni. “I giorni di caccia sospesi – spiegano il vicepresidente della giunta regionale Emanuele Imprudente e il presidente del Parco Giovanni Cannata – saranno recuperati a gennaio 2024.”