ASCOLI – È polemica, ad Ascoli, per l’insegna realizzata da un negozio cittadino che vende prodotti a base di cannabis light. All’ingresso dell’attività, infatti, da qualche giorno campeggia l’immagine di Sant’Emidio, patrono della città, intento a maneggiare proprio piante di cannabis. Alcuni cittadini, che si sono sentiti offesi dal disegno realizzato dall’artista e tatuatore ascolano Lorenzo Drustico (nome d’arte), hanno chiesto al sindaco Marco Fioravanti di far rimuovere l’insegna. Il primo a denunciare la vicenda, in realtà, seppur attraverso i social, è stato l’ex primo cittadino e attuale commissario alla ricostruzione post sisma Guido Castelli. “Scherza coi fanti ma lascia stare i Santi – scrive Castelli sulla sua pagina -. È questa la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho visto questa immagine sacrilega ideata per promuovere la vendita di prodotti a base di cannabis. Il Santo è Sant’Emidio, patrono di Ascoli e protettore dai terremoti. Vederlo strumentalizzato in questo modo mi conferma che la cannabis è molto pericolosa perché, annebbiando il cervello, fa perdere il senso della realtà e della misura. Spero che in un momento di lucidità gli autori di questa iniziativa ci ripensino e lascino in pace Sant’Emidio, togliendo l’immagine”. Alla richiesta di Castelli, ovviamente, si sono aggiunte quelle di tanti altri ascolani.