“Sono stati esaminati il giardino e il piano seminterrato – dice l’avv. Andrea Netti, uno dei legali dei familiari, che ha seguito una parte del sopralluogo – restano il piano terra, il primo piano e la mansarda”. L’ispezione dovrebbe riprendere martedì prossimo 5 gennaio, sempre alle 10. Quella di ieri è stata un’ispezione fiume. I carabinieri della sezione investigazioni scientifiche di Ancona e del nucleo investigativo di Macerata hanno effettuato accertamenti tecnici non ripetibili nella villetta a schiera di via Pertini a Montecassiano (Macerata), dove la sera della vigilia di Natale era stata trovata morta Rosina Carsetti, 78 anni. Un decesso avvenuto a seguito di una rapina messa in atto da uno sconosciuto, secondo i familiari conviventi della donna: il marito Enrico Orazi, la figlia Arianna e il figlio di quest’ultima Enea Simonetti, che ora sono indagati dalla Procura di Macerata per concorso in omicidio, favoreggiamento e simulazione di reato. I militari hanno cercato tracce del rapinatore sconosciuto, che secondo il racconto dei familiari, si sarebbe introdotto in casa la sera della vigilia, avrebbe soffocato Rosina, intercettato Arianna e Enrico Orazi, immobilizzandoli e rinchiudendo il primo nel bagno del seminterrato, per poi fuggire con circa 2.000 euro. Secondo l’avv. Netti, “i percorsi sono chiari, ma sono passati 10 giorni, purtroppo la scena del crimine è compromessa. Ci sono decine di impronte. E per quello che riguarda il giardino, ha piovuto tantissimo. Se avessero preso prima in considerazione i segni di effrazione alla porta finestra che noi abbiamo segnalato, l’impostazione delle indagini sarebbe stata diversa”. Ieri, prima dell’ispezione, su disposizione della Procura (l’inchiesta è coordinata dal sostituto Vincenzo Carusi e dal procuratore capo Giovanni Giorgio), i carabinieri hanno prelevato materiale biologico da sotto le unghie del corpo di Rosina Carsetti, qualche ora prima dei funerali celebrati nel pomeriggio in forma privata a Valle Cascia. Serviranno a capire se la vittima ha tentato di difendersi. Sequestrati telefoni cellulari e pc dei tre indagati per essere esaminati. Anche il team difensivo nominerà un consulente per la parte informatica