L’ultimo sopralluogo ha permesso di rinvenire un pezzo di serratura della porta sinistra sul pavimento della cucina. Ma si continua a scavare nel giallo di Montecassiano. Per il delitto di Rosina Carsetti sono indagati la figlia Arianna Orazi, il marito Enrico Orazi ed il nipote Enea Simonetti.
La 78enne venne trovata priva di vita nella sua cucina. Secondo i famigliari sarebbe stata uccisa da un rapinatore arrivato dall’esterno che poi avrebbe legato la figlia e chiuso in bagno il marito di Rosina.
L’avvocato Andrea Netti, che difende i tre indagati, ha parlato del pezzo di serratura rinvenuto a terra e, nei giorni scorsi, aveva diffuso una foto in cui si notavano segni di effrazione su una finestra di accesso alla villetta di via Pertini, a Montecassiano.
Tutto il materiale rinvenuto nella villetta dai carabinieri del Reparto Operativo di Macerata e della Scientifica di Ancona sarà inviato ai Ris di Roma insieme al materiale biologico e non solo rinvenuto sotto le unghie di Rosina.
Passato al setaccio anche il divano su cui dormiva Rosina al primo piano della villetta di Montecassiano. I cuscini erano tutti smossi e potrebbero esserci tracce del presunto rapinatore.
La Procura, al momento, resta in silenzio. A guidare le indagini è il procuratore di Macerata, Giovanni Giorgio. Il 2 gennaio il nuovo medico legale nominato dalla difesa, Francesco Tombesi, incontrerà il consulente della difesa, Roberto Scendoni, che ha compiuto l’esame autoptico per conto della Procura.