Dall’inizio dell’epidemia, ognuno di noi si è fatto mille scrupoli e problemi. Raramente, però, sarà capitato di riflettere su come si può vivere durante una pandemia senza avere una casa o un alloggio in strutture che consentano condizioni igieniche dignitose.
E’ il caso di Olivier, 49 anni, che a Falconara si arrangia per vivere.
Olivier è originario del Belgio, si è sposato giovane, ma dopo 7 anni si è separato e da lì sono iniziati i problemi, sino all’ingresso in comunità. Poi il trasferimento a Falconara dove ha fatto lavori sporadici e dove trascorre le sue giornate in giro per la città. Un punto di riferimento è la parrocchia del Rosario che, attorno alle ore 15, distribuisce pasti non utilizzati all’ospedale regionale di Torrette.
Olivier, come altre persone in difficoltà, trova un aiuto importantissimo dall’Unità di Strada Ri. Bò. Costituita in memoria di Riccardo Borini, uomo a cui verrà anche intestata una via fittizia di Falconara che potrà essere utilizzata come recapito per tutti i senza fissa dimora.
Oltre alla parrocchia ci sono attività che aiutano Olivier lasciandogli l’invenduto per sfamarsi. Lui ha una grande aspettativa: riuscire a tornare a lavorare.
E mentre l’obiettivo resta quello di un progetto di accoglienza “diffusa”, Olivier prosegue con dignità la sua esistenza.
Guarda il video: Falconara – La difficile vita dei senzatetto, ecco la storia di Olivier