Con l’arresto di una banda di pusher è stata chiusa dai carabinieri di Pesaro l’”Operazione sottovuoto”. Le indagini, iniziate a maggio, hanno consentito di ricostruire e smantellare l’organigramma di un’organizzazione dedita al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti nella città. Durante l’operazione i carabinieri hanno eseguito perquisizioni domiciliari a carico di sette italiani coinvolti a vario titolo nell’illecita attività. Durante l’operazione è stato arrestato un 36enne di origini siciliane, pluripregiudicato residente a Pesaro, già sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali. E’ ritenuto l’individuo di maggior spessore e responsabile nell’ultimo periodo di condotte intimidatorie nei confronti dei familiari del suo principale collaboratore per indurlo al silenzio. La svolta nelle indagini a giugno quando gli investigatori sono riusciti ad assestare un duro colpo al sodalizio criminale, scoprendo, tramite una fitta attività di osservazione e pedinamento, il “covo”, nel quartiere pesarese di Villa Fastiggi, che il gruppo aveva a disposizione. Una vera base intestata ad un insospettabile incensurato usata per lo stoccaggio e il successivo confezionamento dello stupefacente. L’operazione del 9 gennaio scorso ha chiuso quello che si ritiene essere stato un importante canale di approvvigionamento e distribuzione di stupefacenti sul territorio pesarese, che grazie agli sforzi congiunti degli investigatori dell’Arma, guidati dalla Procura della Repubblica di Pesaro, ha permesso di recuperare circa un chilo e cinquecento grammi di cocaina, arrestare 10 persone e denunciarne 16.
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