L’Università di Macerata “esprime piena solidarietà, unanime e compatta, nei confronti di Lia Tagliacozzo, del marito Luca De Benedictis, docente di Economia politica all’Unimc e direttore della casa editrice Eum, e di tutta la loro famiglia, condannando fermamente l’aggressione nazista e anti-semita subita dalla scrittrice ed esperta di cultura ebraica durante la recente presentazione online del suo ultimo libro sulla Shoah”.
Domenica scorsa infatti, come risporta su Facebook la figlia di Lia, Sara: “Un gruppo di persone organizzate, sono entrate in massa nella riunione zoom della presentazione, mentre stava parlando mia madre. Zittendola. Hanno iniziato ad urlare ‘ebrei ai forni’, ‘sono tornati i nazisti’, ‘vi bruceremo tutti’, ‘dovete morire tutti’, impostando come foto identificativa immagini di Hitler e svastiche enormi”.
“Episodi del genere – scrive l’ateneo in una nota – rafforzano ulteriormente l’impegno dell’Ateneo nel contrastare ogni forma di razzismo, discriminazione e violenza, favorendo occasioni di formazione, resistenza civile, dialogo e sensibilizzazione sui valori democratici di solidarietà, conoscenza e rispetto reciproci”.