Omissioni e ritardi, i famigliari di Rigopiano non dimenticano

Neve e gelo nel giorno del quarto anniversario della tragedia dell’Hotel Rigopiano, travolto da una valanga alle 16,49 del 18 gennaio 2017. 29 palloncini bianchi sono stati fatti volare in cielo a quell’ora, proprio dal luogo del disastro. Una cerimonia sobria, in linea con le disposizioni anti contagio, ma allo stesso tempo particolarmente toccante. Per i famigliari delle vittime è il giorno della ricordo e non delle polemiche, ma nel silenzio di un paesaggio che toglie il fiato, ai piedi di quel canalone ancora visibile sulla montagna, riemergono rabbia e dolore. Omissioni e ritardi su cui bisogna ancora fare chiarezza. Una notizia positiva arriva dal Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, quando afferma che si sta per concludere l’iter della carta valanghe, con la speranza che una tragedia del genere non accada mai più.
Un’altra nota positiva riguarda la realizzazione del giardino della memoria in primavera. Ieri mattina, alle 11.00, si è svolto un incontro al Comune di Farindola, che ha visto la partecipazione di una delegazione del comitato vittime. E’ stata trovata una soluzione alternativa al problema burocratico che ha ostacolato la messa in atto dell’opera.
A caratterizzare la commemorazione, oltre al lancio dei palloncini, la fiaccolata dalla fontana fino all’insegna dell’hotel, dove vi sono le immagini dei 29 angeli, l’alzabandiera con i carabinieri in alta uniforme che hanno depositato la corona inviata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la celebrazione della Santa Messa.