Le Fiamme Gialle della Tenenza di Senigallia hanno individuato, nell’ambito di ben 15 procedimenti penali, una complessa frode nel settore del confezionamento di prodotti tessili all’interno del distretto di Senigallia-Ostra-Mondolfo, che ha portato alla denuncia, per reati fiscali, riciclaggio ed autoriciclaggio di proventi illecitamente accumulati, di 68 soggetti di etnia cinese, che hanno gestito 57 imprese che operavano nello specifico settore per un’evasione di 23 milioni di euro. Il Generale CLAUDIO BOLOGNESE, comandante Comando Provinciale Guardia di Finanza Ancona:
“Sono state sviluppate delle operazioni di polizia economica finanziaria che hanno permesso di denunciare ben 68 soggetti, di individuare 57 imprese che erano preordinate a non adempiere alle loro obbligazioni tributarie”. Le indagini sono state avviate nel 2016 attraverso un’analisi d’intelligence di dati finanziari di persone e società per mancati versamenti di imposte e contributi. Il Generale CLAUDIO BOLOGNESE, comandante Comando Provinciale Guardia di Finanza Ancona:
“Soprattutto siamo riusciti ad individuare sette persone che erano le menti. Non erano un’unica organizzazione, erano organizzazioni diverse e utilizzando le stesse fabbriche invertivano i ruoli tra amministratori e dipendenti “. Il Tribunale di Ancona ha disposto a carico degli indagati il sequestro preventivo di beni per 5 milioni e mezzo di euro. I finanzieri hanno sottoposto a sequestro disponibilità finanziarie sui conti correnti per 737 mila euro, crediti presso terzi per un valore di oltre 1 milione 493 mila euro, cinque opifici per oltre tremila metri quadrati, 342 macchinari e sei autovetture. Significativi i ruoli degli imprenditori cinesi noti come “Luisa”, “Linda”, “Francesco”, “Mike”, “Romeo”, “Marco” e “Marcello” formalmente residenti nella provincia di Ancona, che sono risultati essere le “menti” del sistema illecito. Rilevata poi la presenza di 26 lavoratori in nero che, anche a causa dei prolungati turni, venivano fatti dormire negli stessi luoghi di lavoro in aree non idonee, allestite come veri e propri “dormitori”, prive di via di fuga, senza idonee misure di sicurezza.
Il Generale CLAUDIO BOLOGNESE, comandante Comando Provinciale + Ancona:
“I nostri finanzieri hanno eseguito delle perquisizioni anche in tempo di notte ed hanno trovato delle condizioni igieniche e sanitarie non rispettose della normativa”
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