L’ordinanza firmata ieri dal Governatore Acquaroli, che stabilisce il rientro a scuola per le superiori da lunedì 25 al 50% dell’utenza, sta creando il caos nelle scuole e, in particolare, in quelle fermane in cui la situazione sanitaria e del ‘Murri’ resta critica. Secondo quanto consiglia la Regione, la soluzione sarebbe quella di dimezzare le classi, mandandole a scuola per il 50% dei componenti in presenza e l’alto 50 collegato da casa. Molti insegnanti, per timore dei contagi, data anche l’inadeguatezza di molti spazi, che non consentirebbero il dovuto distanziamento, propenderebbero per questa soluzione. Di parere opposto invece i dirigenti e gli studenti, certi che questa soluzione porterebbe ad un’impossibilità di fare lezione per chi è a casa, anche a causa dei collegamenti internet che non potrebbero reggere contemporaneamente il carico. Alle 14.30, al liceo classico Annibal Caro, il dirigente Piero Ferracuti ascolterà i rappresentanti degli studenti per sapere, con il report di ogni singola classe, se propendono per il 50% delle classi in presenza a giorni alterni o per una didattica mista all’interno della medesima classe.