Non è arrivata ancora nessuna risposta dalla Regione Marche alla richiesta di sostegno, per i tamponi rapidi e personale sanitario, dell’amministrazione comunale di Pesaro che vuole avviare l’operazione Scuole Sicure. Nel frattempo la macchina organizzativa va avanti e il Comune è pronto ad attivare lo screening a partire dal 27 gennaio manche in forma autonoma. Quattro i siti individuati in corrispondenza degli istituti scolastici: Liceo Artistico Mengaroni, Istituto Agrario Cecchi, Campus Scolastico di via Nanterre, Alberghiero Santa Marta. Il Vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani (Pd) valuta positivamente la riapertura delle scuole superiori, «un obiettivo raggiunto anche grazie alle nostre sollecitazioni e proposte concrete, avanzate ormai tre mesi fa, con due interrogazioni sottoscritte anche dalla consigliera Vitri, condivise con tutto il gruppo del Pd». «Mi fa piacere che sia stata accolta l’ipotesi di aprire i punti delle Aree vaste, dove è in corso lo screening di massa, anche a studenti e professori, ma purtroppo andava fatto settimane fa – afferma Biancani –, perché l’operazione ‘Marche sicure’ è già alla fase 4 e tra pochi giorni termina. Per questo insisto nel chiedere che la popolazione scolastica rientri nelle categorie da sottoporre periodicamente a test antigenici, in modo gratuito e offrendo più soluzioni logistiche dove eseguirli, negli edifici scolastici, anche con la collaborazione di medici volontari e della Croce Rossa, nell’ambulatorio del proprio medico di famiglia, nei punti drive, che saranno in funzione anche nei prossimi mesi a Pesaro, Fano e Urbino, nei laboratori privati attrezzati, nei presìdi ospedalieri e, tramite convenzioni, anche nelle farmacie. Mi rendo conto che chiediamo un ulteriore sforzo ai medici e agli operatori sanitari, che ringrazio per quanto stanno facendo da mesi, ma il ritorno a scuola in sicurezza è una priorità ormai urgente, anche in considerazione del fatto che la somministrazione dei vaccini, la soluzione che dà più garanzie, richiederà ancora mesi prima di essere completata. Al momento la strada dello screening periodico resta quella più praticabile per intercettare i soggetti positivi asintomatici, così da ridurre il rischio di focolai, garantendo il ritorno in sicurezza e in presenza per studenti e personale della scuola». Dal punto di vista dei trasporti, «ringrazio le Prefetture per aver coordinato i tavoli che hanno consentito di redigere i piani per il potenziamento e, come proposto dai sindacati – aggiunge – potrebbe essere molto utile utilizzare le applicazioni per far prenotare le corse dagli studenti. Questo faciliterebbe il controllo e da un certo punto di vista sarebbe un modo per responsabilizzare i ragazzi, che in questi giorni ci hanno chiesto di tornare protagonisti e di esercitare i loro diritto all’ascolto e allo studio». «Vorrei infine ringraziare i dirigenti scolastici, i docenti, gli studenti e i genitori – conclude Biancani – che in questi mesi non hanno mai smesso di difendere le loro scuole, non semplici edifici, ma comunità, luoghi di crescita sociale e culturale. La didattica a distanza, come dimostrato in questi mesi, aumenta le diseguaglianze e alimenta, a lungo andare, l’abbandono scolastico».
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