Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, è intervenuto nel corso della riunione in videoconferenza convocata per affrontare le criticità legate al taglio delle quantità di vaccini, in particolare Pfizer.
“Oggi siamo ostaggi delle multinazionali e di industrie straniere che si dimostrano inaffidabili. Dobbiamo liberarci di questa servitù e investire sullo sviluppo del vaccino italiano. L’Abruzzo è pronto a fare la sua parte e a sostenere l’Istituto Spallanzani nello sviluppo di ReiThera”. “Come noto – ha aggiunto – la Regione Lazio, di cui lo Spallanzani è un’Azienda Ospedaliera, ha sostenuto la fase 1 della sperimentazione, e il Governo si è impegnato a farlo per le prossime fasi, come confermato oggi anche dopo il mio intervento. L’Abruzzo è pronto a fare la sua parte: sia economicamente che mettendo a disposizione laboratori, ricercatori, università, centri di ricerca, volontari per la sperimentazione. Per non parlare della presenza nel nostro territorio di una fiorente industria farmaceutica pronta a sostenere lo sforzo produttivo. Ho chiesto al Governo di mettere in campo un’azione simile a quella fatta per la produzione nazionale di mascherine e dpi. Credo che lo sforzo corale di tutte le Regioni può accelerare la fase dello sviluppo e comunque consentire di arrivare con maggiore sicurezza al traguardo non oltre il mese di giugno. La vaccinazione dovrà essere ricorrente, di anno in anno, e strutturare una risposta autosufficiente ci garantisce continuità nella protezione dei cittadini e nella sicurezza nazionale”. “Abbiamo già contattato nei giorni scorsi lo Spallanzani per capire in quali forme si può collaborare, e l’assessore alla Salute della Regione Lazio Alessio D’Amato mi ha ringraziato per il sostegno offerto. Nel frattempo, in attesa che la fornitura di vaccini si regolarizzi, ho dato disposizioni al referente regionale della campagna di vaccinazioni, dott. Brucchi, di adottare la necessaria prudenza, incrementando le scorte, così da garantire sempre la seconda dose per ogni persona vaccinata. Un metodo che, comunque, stiamo già osservando con successo, come rilevato anche dal Corriere della Sera, che pone oggi l’Abruzzo tra le Regioni ‘modello’ per la gestione della vaccinazione”.