A meno di un mese dall’ultimo episodio, nuova aggressione nel carcere di Pescara. Un giovane detenuto italiano con problemi psichici è riuscito a superare alcuni cancelli di sbarramento per farsi giustizia, visto che gli era stata rigettata la richiesta di lavare i propri panni in lavanderia. Al tentativo di calmarlo, un assistente della polizia penitenziaria è stato aggredito e spintonato contro un cancello, riportando una ferita alla spalla, con una prognosi di dieci giorni. La denuncia arriva da Giuseppe Ninu, segretario regionale per l’Abruzzo del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. Il detenuto, successivamente, ha poi aggredito anche un ispettore, fratturandogli un braccio, dopo essere intervenuto per bloccare il giovane mentre tentava di distruggere tutto ciò che gli capitava sotto mano. Nel 2020, al carcere di Pescara, si sono verificate 27 colluttazioni e 4 ferimenti.