A Pesaro si sono sviluppati due focolai nelle scuole tra studenti e personale Ata. Il Comune ha chiesto ad Asur di chiudere i plessi, ma l’autorità sanitaria non ha disposto la chiusura. Ora il presidente dell’associazione Presidi delle Marche Riccardo Rossini mette una condizione: o i plessi con i focolai si chiudono, oppure va fatto lo screening a tappeto, anche se si tratta di medie ed elementari. Due focolai nelle scuole di Pesaro. All’istituto Leopardi di via Fermi ci sono 5 collaboratori Ata positivi ed entrati in quarantena fiduciaria e 3 amministrativi. Il Comune di Pesaro ha chiesto ad Asur la possibilità di chiudere preventivamente il plesso, al fine di bloccare il cluster interno, ma il Dipartimento competente per l’Area Vasta non ha ritenuto al momento opportuno disporre la chiusura della scuola, motivando che gli stessi alunni non hanno contatti diretti soprattutto con il personale Ata. Altra situazione delicata alla scuola media Don Gaudiano. Proprio da questo focolaio si è poi sviluppata l’indagine che ha portato al sequestro del poliambulatorio Igea, che aveva effettuato tamponi agli studenti, senza autorizzazione. Il Presidente dell’Associazione Presidi delle marche Riccardo Rossini ora chiede di ampliare lo screening nelle scuole, anche del primo ciclo d’istruzione, dove ci sono focolai aperti.