Anche Ascoli ha voluto ricordare le vittime delle Foibe, ovvero le migliaia di militari e civili italiani della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, uccisi durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra dai partigiani jugoslavi. Le Foibe erano gli inghiottitoi in cui furono gettati molti dei corpi delle vittime. Il sindaco Marco Fioravanti, alla presenza delle autorità del territorio, ha deposto una corona di alloro nel piazzale dedicato proprio ai martiri delle Foibe, a Monticelli. “Doveroso ricordare i quindicimila morti che sono stati brutalmente gettati nelle cavità delle Foibe – ha spiegato il sindaco -. Ma è altrettanto doveroso ricordare anche gli esuli che furono costretti a lasciare le proprie abitazioni avendo l’unica colpa di essere italiani”. Presente alla cerimonia anche il consigliere regionale Andrea Maria Antonini: “E’ giusto ricordare chi non c’è più e chi è morto in maniera così barbara – ha spiegato quest’ultimo -. E’ fondamentale ridare giustizia a chi è stato dimenticato per tanti anni”. Il sindaco, poi, ha anche donato agli studenti ascolani due libri: ‘Foiba rossa. Norma Cossetto, storia di un’italiana’ e ‘Nino Benvenuti. Il mio esodo dall’Istria’. Una scelta che ha suscitato più di qualche polemica, soprattutto dal Collettivo Caciara, che con un post su Facebook che ha condannato la scelta dell’amministrazione. “Bisogna onorare tutti i morti, senza distinzioni per motivi politici”, ha chiarito Fioravanti.