Agguato in Congo, il carabiniere ucciso aveva aiutato le popolazioni del sisma nel Piceno

“Vittorio Iacovacci, il carabiniere ucciso oggi in Congo, aveva prestato servizio per diverso tempo nel territorio colpito dal sisma del 2016”. Sono gli stessi terremotati con un post su facebook a ricordare il militare dell’Arma vittima dell’attentato dove ha perso la vita l’ambasciatore Luca Attanasio.

Iacovacci, prima di andare in Africa per fare da scorta all’ambasciatore, aveva prestato servizio per diverso tempo nel Piceno, ferito dal terremoto del 2016. Insieme ai colleghi si recava presso il ristorante hotel Donnarosa di Roccafluvione, dove risiedevano. Così lo ricorda il titolare Antonio Scipioni, figlio di Rosa, scomparsa di recente causa Covid, sulla sua pagina social: “Abbiamo avuto il piacere di ospitare per diverso tempo nel nostro hotel il 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” di Gorizia chiamato a prestare servizio nelle nostre zone terremotate. Tra loro abbiamo avuto l’onore e la fortuna di conoscere Vittorio Iacovacci, il Carabiniere che questa mattina è deceduto nell’attentato in Congo. Vogliamo ricordare la sua serietà e professionalità ma anche la sua squisita gentilezza nei modi e la sua mitezza. Un ragazzo sempre sorridente che sapeva stare sia con le persone anziane che con i bambini, di profonda sensibilità e ricco di doti umane”.

La vittima, originaria della provincia di Latina, aveva 31 anni e avrebbe dovuto sposarsi a giugno prossimo.