“Vogliamo ricordare la sua serietà e professionalità ma anche la sua squisita gentilezza nei modi e la sua mitezza”. Sono le parole usate da Antonio Scipioni, titolare ristorante hotel Donna Rosa di Roccafluvione (Ascoli Piceno), per descrivere Vittorio Iacovacci. Il 30enne carabiniere ucciso nell’imboscata in Congo costata la vita anche all’ambasciatore italiano Luca Attanasio. “Abbiamo avuto il piacere di ospitare per diverso tempo nel nostro hotel il 13/o Reggimento Carabinieri ‘Friuli Venezia Giulia’ di Gorizia – ricorda Scipioni che posta una foto dei militari con la cuoca – chiamato a prestare servizio nelle nostre zone terremotate”. “Tra loro abbiamo avuto l’onore e la fortuna di conoscere Vittorio Iacovacci, il Carabiniere che questa mattina è deceduto nell’attentato in Congo. Vogliamo ricordare – prosegue il ristoratore – la sua serietà e professionalità ma anche la sua squisita gentilezza nei modi e la sua mitezza. Un ragazzo sempre sorridente che sapeva stare sia con le persone anziane che con i bambini, – scrive ancora – di profonda sensibilità e ricco di doti umane. Lo ricordiamo in questa foto esattamente di un anno fa. Ci stringiamo – conclude – al dolore dei familiari e dell’Arma dei Carabinieri”.