Le varianti del virus Sars-CoV-2 inglese e brasiliana sono state individuate per la prima volta nelle acque di scarico italiane. È il risultato di una ricerca condotta dal gruppo di lavoro coordinato da Giuseppina La Rosa del dipartimento Ambiente e Salute e da Elisabetta Suffredini del dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità pubblica Veterinaria dell’Istituto superiore di Sanità, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico della Puglia e della Basilicata. I risultati dello studio dimostrano quindi come le acque di scarico possono essere un “utile strumento” per valutare la circolazione delle varianti di Sars-CoV-2 nei centri urbani.
In particolare sono state individuate sequenze con mutazioni tipiche di variante brasiliana e inglese in reflui raccolti a Perugia, dal 5 all’8 febbraio, e mutazioni tipiche della variante spagnola in campioni raccolti da impianti di depurazione a Guardiagrele, in Abruzzo, dal 21 al 26 gennaio 2021.