Un anziano trovato morto sul letto, la moglie priva di sensi sul divano e il figlio nella sua camera che faticava a respirare. Questa la tragica scena che si sono trovati di fronte ad Ancona i soccorritori della Croce Gialla, 118 e vigili del fuoco. L’allarme è scattato dopo cena, in un appartamento al secondo piano di una palazzina in via Cupramontana 12: a causare la morte dell’uomo, Giorgio Paladini, 80 anni sarebbe stata, secondo le prime informazioni, l’esalazione di monossido di carbonio da una caldaia.
La moglie della vittima Lucia, 73 anni, e il figlio Andrea di 51anni, sono stati trasportati in ospedale in codice rosso avanzato. Più tardi il figlio della vittima avrebbe mostrato segni di ripresa, pur restando in condizioni gravi, mentre le condizioni della madre sarebbero ancora critiche. In casa con loro c’era anche un cane, stordito dalle esalazioni sopravvissuto dopo aver preso aria in balcone.
Il bilancio poteva essere ben più pesante se un amico del figlio non si fosse preoccupato delle mancate risposte al telefono di Andrea. Non avendo notizie dell’amico deejay da alcune ore sono andati sotto casa e hanno visto la sua macchina parcheggiata e le luci spente. A quel punto hanno messo in allarme i parenti che vivono nella stessa palazzina e con la chiave di riserva sono entrati in casa. La sorella della vittima ha raccontato che era nel suo letto e sembrava dormisse. Invece purtroppo per l’anziano non c’era nulla da fare. Sul posto anche una volante della polizia e i carabinieri che ora dovranno accertare le cause dell’incidente domestico. Secondo alcune testimonianze ieri erano intervenuti dei tecnici della caldaia per controllare l’impianto. Ma già da un paio di giorni madre e figlio avevano accusato dei sintomi di malessere che, però, avevano ricondotto al Coronavirus. Tanto che il loro medico di famiglia gli aveva consigliato di restare qualche giorno in isolamento. Ma proprio la loro casa, nel quartiere delle Grazie, si sarebbe trasformata in una trappola mortale.