I carabinieri della Stazione di Colli al Metauro hanno tratto in arresto per coltivazione e detenzione di marijuana una donna incensurata di 40 anni. Erano diversi giorni che i militari avevano notato strani movimenti all’interno del garage della donna, motivo per cui nella tarda serata di ieri hanno deciso di intervenire per controllare il motivo di quello strano andirivieni. Una volta aperta la porta basculante del garage i militari hanno subito avvertito un forte odore di sostanza stupefacente del tipo marijuana provenire dal fondo del locale. La donna aveva ricavato un’ulteriore stanza all’interno del garage isolandola dal resto del locale mediante una parete composta da pannelli in legno, zona interdetta da una porta munita di lucchetto. Aperta la porta ai carabinieri si è presentata una piccola serra perfettamente funzionante di circa 1,5 metri di larghezza e alta 2; all’interno i militari hanno rinvenuto nove piante di canapa indiana alte circa 15 cm, la cui crescita risultava favorita da lampade a led, da un tubo per il riscaldamento, da un articolato sistema di ventilazione e di filtraggio, nonché da un timer per l’attivazione automatica a tempo della serra, strumenti questi tutti accesi e funzionanti al momento del controllo. Nelle vicinanze i carabinieri hanno trovato inoltre un essiccatoio, nonché concimi e altro materiale utile per la coltivazione. La perquisizione è stata poi estesa all’abitazione della donna, nella cui cucina, su di un pensile, è stato rinvenuto un vasetto in vetro con all’interno circa 8 grammi di marijuana già essiccata e pronta per il consumo. All’interno della camera da letto invece i militari hanno rinvenuto un’altra serra, più piccola di quella trovata nel garage, anche questa regolarmente in funzione con lampade e impianto di ventilazione e riscaldamento accesi, e con all’interno altre due piantine di marijuana in crescita. Infine, nell’armadio della camera da letto, i militari hanno trovato quattro confezioni contenenti in totale 25 semi di canapa indiana ancora da interrare. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro e la donna immediatamente dichiarata in stato di arresto. Nella mattinata odierna si è svolta l’udienza di convalida e il giudizio per direttissima, all’esito del quale la donna è stata condannata alla pena di mesi 6 di reclusione e 1.200 euro di multa. Con la sentenza è stata disposta dal Giudice la confisca e distruzione della sostanza e del materiale rinvenuto. L’arresto è risultato anche il frutto dell’importante dispiego di forze garantito in questo periodo dall’intera Compagnia Carabinieri di Fano sull’intera giurisdizione di competenza, che riguarda non solo il litorale ma anche le zone interne, finalizzato in particolare alla verifica del rispetto della normativa anti-contagio, certamente più stringente con il passaggio in zona rossa. Nella settimana in corso sono state contestate diverse contravvenzioni sia su Fano da parte delle gazzelle in turno dell’Aliquota Radiomobile, sia su Marotta, Colli al Metauro e Cagli ad opera delle rispettive Stazioni Carabinieri. Ad essere contravvenzionati, in particolare, gli utenti della strada provenienti da fuori Comune senza legittima giustificazione, e in misura minoritaria coloro che hanno violato l’obbligo del coprifuoco notturno.