Sono arrivati carichi di aspettative. Da settimane attendevano questo momento: la vaccinazione. Alla Casa della Gioventù di Ascoli, però, il clima, nel pomeriggio, è stato tutt’altro che sereno. Perché? Perché le dosi di Pfizer, previste per gli over 80, non erano disponibili e tanti anziani hanno dovuto scegliere: o fai l’Astrazeneca o riprenoti (entrando in un ginepraio di burocrazia). Che fare? Una decisione da assumere in pochi minuti. È cominciato così il valzer: via a figli che chiamavano i fratelli per consultarsi e dedicare il da farsi. Nonni che si guardavano attorno spaesati perché nessuno li aveva avvisati di nulla. Nessuno sapeva che lo Pfizer era terminato. E forse questo è stato proprio l’errore più grande. Comunicarlo quando il sogno stava per trasformarsi in realtà. Comunicare loro che c’era un ultimo ostacolo da superare prima di battere il Covid. Che fare?
Qualcuno ha accettato dopo qualche giro di consultazioni. Altri hanno fatto retromarche. Ma come mai l’Aifa sconsigliava AstraZeneca fino a pochi giorni fa, proprio per gli over 80? Ed è possibile che la dose di AstraZeneca venga somministrata anche a due anziani con ipertensione? Perché c’è stato anche un caso di questo genere ad Ascoli. E ora i figli stanno cercando di indagare sulla questione per comprendere se sia stato allertato il medico di base.
Smarrimento è il senso generale. Perché in un clima di incertezza, l’unica realtà incrollabile, fino a ieri, era che gli over 80 avrebbero ottenuto lo Pfizer. Ora nemmeno più questo. Probabilmente l’Astrazeneca sarà efficacissimo e funzionerà alla perfezione. Ma non si gioca con i sogni e le speranze degli anziani. Non si cambiano le carte in tavola, pretendendo di decidere della propria o altrui vita in una manciata di secondi. Siamo tutti spaesati e preoccupati. Specie gli anziani. E la comunicazione, giusta e puntuale, deve sempre arrivare. Sarebbe bastata una telefonata preventiva. Un avviso. Due parole per informare che lo Pfizer era finito. Niente. Nulla. Zero. Zero rispetto per una generazione che, più di tutte, rischia in questa pandemia.