Il covid continua a fare le sue vittime. Questa volta si è portato via Enrichetta Iacovone, 65 anni, maestra nella scuola elementare D’Annunzio di Roseto. Ha combattuto contro il virus per quasi un mese. É deceduta nel tardo pomeriggio di ieri nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Giulianova dove era stata ricoverata qualche ora prima. Aveva contratto il virus lo scorso 22 febbraio, quando nella classe in cui insegnava si era generato un focolaio da spingere poi il sindaco Sabatino Di Girolamo a firmare l’ordinanza di chiusura con didattica a distanza. I familiari della maestra non ci stanno e annunciano azioni legali nei confronti della struttura sanitaria teramana. Perché la donna aveva iniziato ad accusare i sintomi del virus SarsCov2 sin dal primo giorno. Ma pur avendo febbre, a volte alta, per una settimana è rimasta a casa, con controlli a domicilio da parte dei medici della Asl. Solo il 29 febbraio Enrichetta Iacovone è stata ricoverata all’ospedale di Atri. Le sue condizioni però non sarebbero mai migliorate. Anzi, la situazione è precipitata ieri mattina quando è stato poi necessario il trasferimento in terapia intensiva a Giulianova. La morte della maestra Enrichetta, molto conosciuta in città e ben voluta da tutti, madre di 4 figli, ha sconvolto il mondo della scuola. La dirigente dell’istituto comprensivo Uno, Maria Gabriella Di Domenico, sul profilo social della scuola l’ha ricordata così: “Un’insegnante d’oro, stimata e amata dai colleghi e dai bambini per le sue doti professionali e umane. Non dimenticheremo mai il suo dolce gentile sorriso, l’affetto per i colleghi, la premura verso gli alunni, la dedizione per il lavoro. Alla famiglia duramente colpita il nostro profondo, sincero cordoglio”. Cordoglio espresso anche dal sindaco Di Girolamo. A gennaio Roseto aveva pianto la scomparsa di un altro docente, Peppino Celommi, anche lui ucciso dal covid.