Controlli a tappeto, da parte dei Carabinieri del Nas, in collaborazione con i carabinieri dell’Ispettorato del lavoro, in 375 obitori. Delle irregolarità sono state riscontrate anche in Abruzzo, in particolare a Pescara e a Teramo. Gravi carenze igienico – sanitarie e organizzative nella conduzione dell’attività, rilevando macchie di sangue sul pavimento, sporco incrostato e perdita di liquidi dalle bare, riguardano un obitorio di pertinenza della Asl di Pescara.
E’ stato ispezionato anche l’obitorio dell’ospedale di Teramo, gestito da una società privata, rilevando gravi carenze igienico – sanitarie e organizzative, poiché la totalità degli ambienti richiedeva urgenti interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, oltre alla mancanza di idonei e separati percorsi delle salme decedute per COVID. Nel prosieguo degli accertamenti sono emerse ulteriori responsabilità penali nei confronti dell’amministratore dell’impresa di gestione per inadempimento al contratto di pubblica fornitura con la ASL. Lo stesso, infatti, non assicurava il pattuito svolgimento di attività connesse alla gestione dei deceduti in ambito ospedaliero e delle camere mortuarie, non garantendo la presenza di propri operatori sebbene in presenza di salme in camera ardente e omettendo di rispettare il prelievo delle salme entro il termine delle due ore dal decesso.