Ore 10.00: scatta l’allarme in molte attività commerciali di Pescara, in segno di protesta. Lunedì 22 marzo i negozi di abbigliamento e calzature possono riaprire, perché cadono le restrizioni della zona rossa in città e in altri comuni dell’area metropolitana, ad eccezione di Motesilvano e Città Sant’Angelo. I commercianti, però, sono preoccupati e temono in una possibile ricaduta. Il promotore dell’iniziativa Andrea Di Toro: “Vogliamo essere rimborsati di questi due mesi che siamo stati chiusi. Non è giusto che Pescara e Chieti siano le città dove sono state più tempo chiuse le attività e chiediamo di cambiare i regolamenti sulla zona rossa perché siamo essenziali anche noi come attività perché ci campiamo con questo lavoro, quindi vogliamo essere rimborsati oltre che del mancato fatturato del 2019 sul 2020 anche su questi quasi due mesi che siamo stati chiusi. Da marzo dello scorso anno abbiamo lavorato sette mesi su 12, quindi ci sono state delle perdite incalcolabili”
Siamo contenti della riapertura, ma in cinque giorni non riusciamo a risollevarci economicamente”.
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