Svolta per la realizzazione della variante di Mozzano sulla strada Salaria. Con una lettera delle ultime ore, il Ministero delle Infrastrutture ha comunicato alla Regione Marche e all’Anas il parere favorevole alla “redazione del progetto dell’intervento di adeguamento del tratto della SS4 Salaria in località Mozzano (AP)”.
Un passo decisivo quanto atteso, dunque, per porre fine ad una annosa questione di sicurezza stradale di uno dei tratti più pericolosi dell’arteria. In particolare si tratta del km 171 nella zona detta ‘Taverna Piccinini’, dove il tratto finale di Ascoli-mare si unisce con il percorso della vecchia Salaria che esce dal paese. Un punto che, oltre a comprendere lo stretto viadotto sul fiume Fluvione, è a veloce scorrimento e, per tali motivi, teatro di numerosi incidenti (oltre cinquanta) negli anni, tre dei quali persino mortali.
Come si legge nella missiva, quindi, la scelta è stata quella di pianificare un intervento di messa in sicurezza “attraverso lo studio di una variante comprensiva di attraversamento dell’affluente del Fiume Tronto e relativa risistemazione dell’innesto con la S.S. 78 ‘Picena’, di sviluppo complessivo pari a circa 1,4 km”.
“Sarà un investimento di 25 milioni – spiega l’Assessore al Bilancio Guido Castelli in merito alla scelta del Ministero -. È un’opera molto importante che va a risolvere in maniera radicale una questione di sicurezza stradale che conosco bene e per la cui sistemazione mi sono adoperato in più occasioni, prima da Consigliere regionale, poi da sindaco di Ascoli. In quegli anni – ricorda – ci fu un primo finanziamento inserito nella programmazione Anas in un accordo quadro con la Regione. Fondi che poi vennero dirottati per lenire le ferite del terremoto dell’Aquila”. A distanza di anni ecco il passo decisivo: “Appena insediato mi ero reso conto che il progetto non rientrava tra quelli finanziati dal miliardo di Euro recentemente stanziato per la Salaria. Era quindi doveroso da parte mia mettersi in moto tramite l’Assessorato regionale ai trasporti perché il Ministero autorizzasse questo ulteriore intervento. Esprimo, dunque, gratitudine al collega Francesco Baldelli per il suo lavoro senza dubbio decisivo”.