Sei imprenditori sono stati denunciati a vario titolo per bancarotta fraudolenta patrimoniale, documentale e preferenziale dalla guardia di finanza del comando provinciale di Fermo. Le fiamme gialle hanno anche sequestrato 46 veicoli. Le indagini hanno permesso di accertare una pluralità di condotte illecite, tra le quali la bancarotta fraudolenta patrimoniale, realizzata attraverso l’occultamento di beni per un valore complessivo di circa due milioni di euro e la sottrazione di risorse finanziarie per 848mila euro, mai riscosse dall’erario e dall’Inps. La bancarotta fraudolenta preferenziale consiste nell’onorare arbitrariamente soltanto alcuni dei debiti dell’impresa, privilegiando senza alcuna reale motivazione sottostante alcuni crediti rispetto ad altri, mentre la bancarotta fraudolenta documentale consiste nell’omettere di consegnare la documentazione contabile o bancaria al curatore, pubblico ufficiale incaricato della gestione della procedura fallimentare, per simulare uno stato di insolvenza in danno dei creditori ed impedire la completa ricostruzione della reale situazione amministrativo-contabile e patrimoniale dell’impresa. Uno degli imprenditori denunciati, operante nel piceno, ha omesso di consegnare al curatore fallimentare ben 46 veicoli, per un valore stimato in circa 350mila euro, la quasi totalità dei quali intestati alla società fallita e individuati dai finanzieri grazie ai controlli incrociati eseguiti.