Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa sulla crisi della Samb del Movimento 5 Stelle, da parte del senatore Giorgio Fede e del candidato sindaco Serafino Angelini.
“Quel che è bene per la Samb è bene per la Città. Visto tutto quello che sta accadendo intorno alla Sambenedettese Calcio, il Movimento 5 Stelle – San Benedetto del Tronto si augura sia fatta luce al più presto su una vicenda sulla quale, giorno dopo giorno, sembra stia calando un cono d’ombra inquietante.
Sia l’attuale presidenza della Samb, sia la precedente proprietà, sia l’amministrazione Piunti, hanno il preciso dovere di chiarire immediatamente i contorni della questione, innanzitutto per il rispetto al quale sono obbligati verso la città. La Sambenedettese oltre a rappresentare un potenziale veicolo di straordinaria promozione territoriale come è già stato in passato, è un asset di interesse pubblico in quanto concessionaria pluriennale dello Stadio “Rivera delle Palme”, oltre ovviamente ad essere depositaria di un rapporto di amore profondo di una città intera.
È necessario pertanto che i soggetti di cui sopra, chiariscano senza ulteriori indugi quanto segue:
1) Perché il presidente Sig. Domenico Serafino non mostra la documentazione contabile presente e passata, nonché tutti i flussi finanziari con tanto di documentazione a chi risulti interessato ad acquisire la maggioranza del club ai fini di un possibile risanamento e salvezza sportiva della Samb?
2) Perché, cosa parecchio inusuale in situazioni come queste, la presidenza del sig. Fedeli sembra abbia lasciato crediti, oltre a liquidità di cassa per diverse centinaia di migliaia di euro, anziché sanare i debiti derivanti dalla gestione, e rateizzando quelli del fisco nonostante chi subentrava era ritenuto, citando la stessa presidenza, di “alta affidabilità”?
3) A valle delle promesse pubbliche del Sig. Fedeli, atte a garantire la cessione a persone di alta affidabilità economica, quali informazioni aveva in suo possesso visto che l’acquirente risulta essere la Sudaires s.r.l. che ha un capitale sociale di diecimila euro e un volume di affari di cui non si conosce pressoché nulla?
4) Anche alla luce del procedimento amministrativo che ha portato alla concessione pluriennale di un bene pubblico come lo stadio alla società Sportiva Sambenedettese Calcio, l’Amministrazione Comunale ha proceduto a svolgere le necessarie attività di inchiesta sull’affidabilità economico-finanziaria dell’attuale proprietà della S.S. Sambenedettese Calcio?
5) Il sindaco Piunti, alla luce dei mancati pagamenti della società, quali documenti contabili del club ha visto nel recente incontro avuto con il sig. Domenico Serafino ed altri soggetti e perché non ha chiesto reali garanzie a saldo dei debiti maturati invece di accontentarsi di vedere una “documentazione interlocutoria di un operatore finanziario che prevede, in breve tempo, un esito positivo della pratica”, parole prese da un comunicato stampa ufficiale di Viale De Gasperi?
6) Perché, nel suddetto incontro, il Sindaco Piunti allo scopo di fare chiarezza alla città, non ha richiesto le copie dei contratti in essere con i giocatori e le motivazioni che hanno spinto il presidente Domenico Serafino a stipulare contratti pluriennali ancora oggi in essere, oggettivamente di pesante esborso economico?
7) Perché non viene interpellato pubblicamente e ufficialmente a relazionare sulla situazione della Samb dagli organi politici di controllo sambenedettesi il commercialista della Samb, il quale ricopriva la carica di commercialista anche nella passata gestione e quindi è il soggetto che ha la migliore conoscenza, su base pluriennale, della situazione economica del club?
8) Quali garanzie ha fornito il presidente Sig. Domenico Serafino quando ha presentato la fidejussione necessaria all’iscrizione della Samb all’attuale campionato di Serie C?
9) Perché il Comune non fa chiarezza sulle vicende relative ai lavori di rifacimento del manto erboso dello stadio Riviera Delle Palme? Da quanto si apprende dalla stampa, per tali lavori, risulterebbero da pagare ancora diverse centinaia di migliaia di euro. Se la Samb dovesse fallire questi soldi ricadrebbero sulle spalle dei cittadini sambenedettesi? Visto che quei lavori incidono su un bene pubblico del Comune perché non sono state chieste garanzie fidejussorie a chi si impegnava (Domenico Serafino) a un esborso così ingente?
10) Il presidente Domenico Serafino può, per motivi di trasparenza, mettere a conoscenza la cittadinanza dell’eventuale stipendio a suo beneficio come amministratore della Samb (importo mensile e durata) oltre a quello del figlio Francesco, tesserato Samb (importo e durata)?
Temiamo che senza una risposta esaustiva a queste 10 domande sarà complicato fare chiarezza fino in fondo. Purtroppo alcuni aspetti di questa vicenda rischiano di colpire in maniera pesante dal punto di vista morale ed economico ancora una volta la sola parte in causa che non lo merita: la città di San Benedetto del Tronto.
Ci si chiede come sia possibile che, data l’importanza diretta e in prospettiva, anche economica e sociale di una realtà come la Sambenedettese calcio – che fra due anni compie 100 anni- dopo più di un decennio di disastri, neanche una della amministrazioni comunali che si sono succedute abbia ancora capito che “quel che è bene per la Sambenedettese è bene per la Città di San Benedetto del Tronto”.
Alla luce della situazione che si va profilando, dei troppi punti oscuri e dei possibili danni economici e di immagine alla città e a tutti i cittadini sambenedettesi, il Movimento 5 Stelle di San Benedetto del Tronto, ritiene indispensabile inviare per via ufficiale (PEC) codesto documento alla attenzione della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno perché sia informata e decida se procedere con una indagine approfondita”.