“Da oggi la nostra regione torna in zona arancione, possono riaprire tante attività commerciali, e da domani i nostri ragazzi potranno finalmente tornare a scuola. Un piccolo passo avanti dopo un lungo periodo di pesanti restrizioni”: parole del presidente della regione marche Francesco Acquaroli che su facebook raccomanda ancora a tutti la massima attenzione, “perché il virus continua a girare. Rispetto a ieri, è in risalita l’indice di positività nelle Marche, oggi al 20,8%, anche se in realtà ci sono pochi contagi: 66 e sono stati effettuati pochi test: 844 tamponi: 317 nel percorso nuove diagnosi e 527 nel percorso guariti. La suddivisione per zone vede 26 casi in provincia di Ancona, 25 in provincia di Macerata, 10 in provincia di Pesaro Urbino, 2 in provincia di Ascoli Piceno e 3 fuori regione. Acquaroli ricorda che l’occupazione delle terapie intensive è ancora alta”. L’esempio è piuttosto lampante: a febbraio è arrivata la terza ondata, con la variante inglese, in terapia intensiva c’era una media di 70 persone ricoverate. Oggi i numeri sono il doppio e bisogna assolutamente scongiurare una nuova ondata. Di qui la richiesta di un incontro a tutti i sindaci, tramite le conferenze di Area Vasta, e alle Prefetture, per rafforzare la strategia comune di contrasto al virus”. “L’obiettivo” – spiega – è fare il possibile per evitare di dover assumere ulteriori misure diffuse a livello provinciale o regionale”. Ma piuttosto l’idea è quella di intervenire Comune per Comune per bloccare sul nascere eventuali focolai. Il presidente conclude dicendo che davanti c’è ancora un mese difficile ma l’obiettivo è di arrivare bene ai mesi di maggio e giugno, considerando anche l’incremento della campagna vaccinale e sperando in future minori restrizioni dal livello centrale.
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