“Stiamo cercando di capire come intervenire con una manovra regionale e intanto mettiamo in campo tutte le risorse per sostenere le nostre eccellenze, per mettere in relazione le nostre Pmi in una logica di ecosistema, magari legandole ad aziende più grandi che possano fare da traino. Bisogna creare delle sinergie per ritrovare maggiore competitività e un rafforzamento del sistema”.
Lo ha detto il presidente della Regione Marche parlando delle azioni messe in campo dall’ente per l’emergenza pandemica, durante l’evento on line “Resilienza e innovazione: il modello Marche”, secondo appuntamento con “L’economia d’Italia: ripartire dalle imprese” in diretta su Corriere.it.
L’agroalimentare legato alla ristorazione, il commercio al dettaglio e ambulante, la moda, le cerimonie i settori più colpiti dalla crisi legata la covid, ha spiegato.
Sul fronte sanitario, “stiamo cercando di gestire la pandemia come credo tutti gli altri presidenti con senso di responsabilità e attenzione alla curva epidemiologica, cercando di mitigarla. Quando il tracciamento, che pure abbiamo potenziato – ha spiegato -, non è sufficiente, andiamo a inasprire le misure, cercando di non colpire troppo l’economia, cercando di far lavorare le attività che possono farlo, usando i protocolli elaborati la scorsa primavera e estate”.
Il governatore ha spinto anche per accelerare sull’incompiuta del traforo della Guinza “che permetterebbe di arrivare in Umbria risparmiando un’ora di tempo”, sulla Fano-Grosseto (E78) “per collegare Marche, Umbria e Toscana”. E tra le altre emergenze, “l’ultimo miglio” del collegamento tra il porto di Ancona e la grande viabilità e il raddoppio della ferrovia Orte-Falconara.