Porto Sant’Elpidio – Svolta sul caso Mithun, riaperte le indagini

La famiglia non ha mai creduto al suicidio e a cinque anni dalla tragedia arriva la svolta. E’ stata infatti accolta la richiesta di opposizione all’archiviazione del caso di Mithun Rossetti lo studente universitario di 26 anni viene trovato impiccato in una villa di Porto Sant’Elpidio il 7 agosto 2016. Una nuova perizia informatica, nuove indagini tossicologiche e assunzione di testimonianze scartate nelle prime fasi dell’inchiesta. Una parziale vittoria per la famiglia Rossetti assistita dagli avvocati Federico Valori, Rossano i Romagnoli e Benedetta Tommasoni. che parlano di errori commessi e annunciano che nei prossimi giorni si recheranno presso la procura di Fermo per le indagini da espletare. Per gli inquirenti l’alto tasso alcolemico nel sangue è la causa scatenante del gesto estremo, il caso infatti è stato archiviato, invece la famiglia sostiene che Mithun non avesse alcun motivo per uccidersi perché era felice, stava per laurearsi ed era felice di aver fatto outing della sua bisessualità. Ma questo caso presenta molte ombre. Mithun la sera del 6 agosto 2016 esce per andare ad una festa in un locale di Porto Sant’Elpidio. Dopo un misterioso incidente ed un rocambolesco percorso nel quale Mithun si priva dei suoi vestiti, il 26enne raggiunge Vilal Castellano dove si prepara un giaciglio poi con indosso una tuta da lavoro viene ritrovato ore dopo impiccato