Non proprio tutti i lavoratori della sanità nelle Marche risultano vaccinati. Si tratta di una percentuale bassa rassicura la direzione dell’Asur ma il quadro contrasta con il decreto legge n. 44 pubblicato in Gazzetta il 1 aprile scorso, quindi da già oltre tre settimane esecutivo. L’art. 4 recita: «La vaccinazione costituisce requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati».
«Parliamo del sistema sanitario in generale – spiega Nadia Storti direttrice generale dell’Asur – perché fino al decreto legge 44 la vaccinazione era facoltativa poi è diventata obbligatoria quindi noi adesso abbiamo dato l’opportunità ai non vaccinati di prenotarsi e di essere sottoposti a vaccinazione. C’è in corso un percorso di verifica fatto non solo dalle aziende sanitarie ma anche dalla Regione che è formalmente sulla base della legge deputata a questo controllo. La percentuale dei non vaccinati è molto bassa»
E se qualcuno dovesse rifiutarsi? «Va applicato il decreto 44 stiamo aspettando indicazioni dalla regione, ma la legge è molto chiara da questo punto di vista»
Di Christian di Bonaventura