Sequestrato all’interno del porto di Ancona per, contrabbando e evasione Iva (circa 245mila euro), un motoveliero da 35 metri, battente bandiera delle isole Cayman, del valore stimato di circa 1,2 milioni di euro, di proprietà di una società italiana, che dal 2019 si trovava in un cantiere anconetano per lavori di manutenzione. Le indagini, durate mesi e condotte dai finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale marchigiano, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Ancona, hanno accertato che i proprietari dell’imbarcazione non hanno adempiuto regolarmente alle incombenze previste dalla normativa doganale, che prevedono la regolarizzazione della presenza dell’imbarcazione in Italia. Le norme doganali italiane e Ue prevedono per cittadini e società con residenza Ue, l’obbligo di nazionalizzare i beni mobili provenienti dai paesi extra-Ue, con pagamento dell’Iva e dei diritti di confine, o richiedere l’agevolazione nel caso di ammissione temporanea, per non incorrere nel reato di contrabbando, allo scadere del termine per adempiere. Il sequestro, scattato nel corso delle varie attività di indagine su yacht battenti bandiera estera e presenti nei vari porti turistici della regione, è arrivato dopo una serie articolata di accertamenti: l’osservazione degli eventuali spostamenti del veliero, l’esame della documentazione esibita dai detentori dell’unità da diporto e il riscontro delle informazioni contenute nelle banche dati in uso a Gdf e Adm che hanno operato in sinergia. Oltre al verbale di sequestro, alla Procura di Ancona sono stati trasmessi anche i verbali d’accertamento per il recupero dell’iva evasa per un importo pari a 245.520 euro, calcolata sul valore dell’imbarcazione nonché l’irrogazione di una multa commisurata da cinque a dieci volte il valore della stessa imposta.